Trattamento dell'acne


Sono numerosi ed efficaci i vari presidi terapeutici impiegati nel trattamento dell'acne. La terapia non può però essere standardizzata poichè il trattamento si basa su un'accurata valutazione del processo di insorgenza e sulla presenza di lesioni e del loro stato evolutivo.

Di seguito riportiamo una sorta di elenco dei farmaci utilizzabili (contro i brufoli) per via generale specificando che la loro scelta sarà fatta esclusivamente dallo specialista dermatologo avvisando i pazienti dei rischi dello scambio di terapia e soprattutto diffidando dell'automedicazione.

La gestione della terapia dell'acne resta di esclusiva competenza del dermatologo; sono assolutamente da evitare i consigli degli amici con scambi di farmaci e i tentativi di automedicazione.
Nel 2003 è stato proposto uno schema di approccio terapeutico all'acne su basi solide che restano ancora assolutamente valide.

Vorrei sottolineare il fatto che il trattamento dell'acne non può prescindere dalla forma lieve, moderata e severa, dal sesso, dall'età di insorgenza, dalle recidive, dalle stagioni.

Questa grande complessità di valutazioni sarà guidata da un'accurata anamnesi, da un'attenta ricognizione semeiologica, da una misurata valutazione dell'affidabilità del soggetto nel seguire le cure, situazione, quest'ultima, strettamente collegata all'impatto emozionale e situazionale dello stesso.

Nelle forma lievi il farmaco di prima scelta dovrebbe essere il retinoide topico, se ci sono pustole si associa un antimicrobico (benzoile perossido) o un antibiotico; questi farmaci possono essere usati contemporaneamente e ruotati nella giornata.
Purtroppo la nostra esperienza insegna che prescrizioni così complicate non sono gradite ai pazienti e quindi spesso destinate a fallire.

Nelle forme di media gravità è necessaria la somministrazione di un antibiotico sistemico.
Le tetracicline restano il farmaco di prima scelta essendo largamente efficaci, molto maneggevoli, con scarsa possibilità di creare resistenze, da prolungare fino a 90 giorni ed oltre.
La seconda scelta è costituita da eritromicina, mentre trimetroprim e sulfametossazolo sono stati quasi completamente abbandonati a causa dei non rari ed importanti effetti collaterali.

Nelle pazienti di sesso femminile un'ottima alternativa è la somministrazione di estrogeno e progestinico.
Nelle forme gravi di acne nodulocistica o conglobata il farmaco di prima scelta è l'isotretinoina orale il cui impiego va lasciato a medici esperti capaci di gestire l'iter terapeutico con precisi controlli nel tempo come stabilito dalla legislazione europea (esami di routine, test di gravidanza nelle donne in età fertile, divieto di donare sangue).
Qualche successo infine è riportato dall'impiego della fototerapia con luce blu, rossa o policromatica associando o meno dei fotosensibilizzanti (acido aminolevulinico, acido metil-aminolevulinico).

Concludendo ci sentiamo di affermare che l'acne è una malattia molto frequente, estremamente polimorfa, capricciosa, considerata antiestetica con un processo di insorgenza ancora non del tutto chiarito.

fonte: Optima Salute, mar.2012

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