Secondo alcuni ricercatori, la vitamina B12, che si trova in molti tipi di carne e nei latticini e che viene presa come integratore per migliorare il funzionamento cerebrale ed eliminare l’anemia, sembra alterare l’aspetto genetico dei batteri del viso, favorendo una rapida infiammazione che è collegata alla formazione dei brufoli.
Come molti purtroppo sanno, l’acne non riguarda solo gli adolescenti. Colpisce la maggior parte di noi in alcuni momenti della vita, arrivando a colpire circa l’80% della popolazione tra gli 11 e i 30 anni in tutto il mondo. I più sfortunati devono combattere con brufoli e foruncoli anche tra i 40 e i 50 anni e la cosa peggiore è che, nonostante si tratti di un disturbo incredibilmente comune, gli scienziati ancora non sanno molto riguardo a cosa causi l’acne e a come si possa prevenirla e curarla.
Huiying Li, un farmacologo molecolare ed il suo team alla University of California-Los Angeles, hanno deciso di concentrarsi sul fatto che la presenza di alti livelli di vitamina B12 possa essere un fattore scatenante dell’acne, basandosi su una ricerca condotta per sei decenni dalla quale è emerso che molto spesso le persone che assumono vitamina B12 sviluppano l’acne.
La prima cosa che hanno fatto i ricercatori è stata identificare il percorso molecolare che produce la vitamina B12 nel batterio della pelle Propionibacterium acnes, comparandolo a quello di persone che hanno una pelle sana e a quello di persone che hanno la tendenza a sviluppare l’acne. Hanno scoperto che il processo di biosintesi nel P. acnes non era regolare e non funzionava nel modo corretto, come avviene invece nei pazienti con una pelle sana.
Inoltre, hanno voluto testare gli effetti che un aumentato apporto di vitamina B12 proveniente da fonti esterne, ha sui livelli di vitamina B12 prodotta naturalmente in questi batteri della pelle. Hanno trovato 10 volontari con una pelle sana e pulita e hanno chiesto loro di ricevere un’iniezione di vitamina B12.
I ricercatori hanno avuto conferma del fatto che un supplemento di B12, diminuisce l’attività dei geni del P. acnes che sono coinvolti nel processo di sintesi della vitamina. La loro attività è diminuita fino a raggiungere livelli simili a quelli presenti nei pazienti che soffrono di acne.
Quindi sembra che, assumendo dosi extra di vitamina B12, potremmo indurre i batteria della nostra pelle a rallentare la produzione di questa vitamina, creando così uno squilibrio che potrebbe aumentare il rischio di sviluppare l’acne.
Secondo questa ricerca, pubblicata su Science Translational Medicine, uno dei partecipanti con pelle priva di acne, finì con lo sviluppare l’acne, una settimana dopo aver fatto l’iniezione di vitamina B12. Quando Li e il suo team hanno analizzato la produzione genetica nei batteri P. acnes, hanno scoperto che erano diventati uguali a quelli dei partecipanti affetti da acne, dopo 14 giorni dall’iniezione.
Poi il team proseguì portando a termine degli esami di laboratorio in cui la vitamina B12 veniva aggiunta ai batteri P. acnes. I batteri risposero producendo dei composti chiamati porfirine, che sono noti per promuovere il tipo di infiammazione che altri ricercatori in passato, avevano già collegato alla formazione dell’acne grave.
Ora, prima che decidiate di smettere di prendere integratori di vitamina B12 e di eliminare tutti i cibi che ne sono ricchi, come il pesce, la carne, le uova e il latte, ricordate che questo è uno studio piccolo e che c’è ancora molto da scoprire sull’argomento, anche se sembra chiaro che la vitamina B12 è una buona candidata su cui investigare in futuro.
Sarebbe comunque bello sapere che altri ricercatori potrebbero continuare e portare a termine questa ricerca, perché sarebbe davvero bello avere una crema contro i brufoli che non costa una fortuna e che funziona davvero, o un prodotto da usare tutti i giorni che ci aiuti davvero a prevenire l’acne senza bruciarci la pelle. Lo vorremmo davvero tutti.
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